Magazine cover photo credits: Krijn van Noordwijk :: Background photo credits: Koen Peters
Amsterdam diventa il centro della dance music mondiale per 5 giorni
(The English summary can be found here)
Amsterdam | ottobre 2014 – di Angela Maria Carlucci :: La musica dance elettronica globale (EDM) in tutti i sui generi musicali ha raggiunto un numero altissimo di appassionati e un giro d’affari notevolissimo, con un valore annuale di 6,2 miliardi di dollari (rapporto IMS 2014). Alla consolle, l’industria EDM è purtroppo ancora un big boys’ club, ma non ne è il caso dietro le quinte. Le più grandi talent scout e manager del settore sono donne – non mancano dunque le donne a dirigere le cose. In occasione dell’ADE, il più importante evento mondiale dell’EDM che per cinque giorni punta i riflettori internazionali sulla città di Amsterdam – con la presenza di tutti i grandi protagonisti del settore – poniamo l’accento sulle donne nell’industria della musica elettronica, i dj al femminile.
L’Amsterdam Dance Event (ADE), alla sua 19a edizione, è il più grande club festival del mondo e la piattaforma business principale per la musica elettronica che si svolge dal 15 al 19 ottobre 2014. Caratterizzato da un numero record di 2’537 artisti provenienti da 80 paesi e 757 eventi in 85 luoghi, il festival offre un programma estremamente vario ed eclettico. Attesi ad Amsterdam oltre 400 giornalisti, 5’000 delegati alle conferenze e 350’000 visitatori del festival da tutto il mondo.
Gender e le donne mancanti nell’EDM
Le politiche di genere, o il gender mainstreaming, e i rapporti ufficiali quali il Global Gender Gap Report si occupano di politica, occupazione, economia aziendale. Il dialogo raramente si sofferma sull’industria EDM, e prettamente sulla figura del dj al femminile. Ce ne vogliamo occupare noi, poiché anche l’immagine attuale dell’universo EDM mostra moltissimi uomini alla consolle, ma solo poche donne. I migliori dj uomini del mondo si trovano in numerose pubblicazioni e classifiche. Di donne in lista ce ne sono davvero poche, spesso messe in secondo piano dai colleghi uomini. Le dj donne del mondo combattono ancora per salire le vette del successo grazie solo al loro talento musicale. Urge dunque una nuova concezione di donna come protagonista della consolle, mettendo da parte la ragazza immagine capace solo di attirare l’attenzione, e lasciando spazio alla vera artista che intrattiene il pubblico con la sua musica e il suo talento.
Per i dj al femminile, l’EDM può essere una zona no-spin. I numeri non mentono, la musica dance ha tuttora un problema di partecipazione femminile. Uno sguardo alla line-up dei più grandi festival EDM si dimostra sconcertante: la percentuale di artisti donna è irrisoria. Comunque c’è speranza. In futuro ci saranno molte più performance femminili, poiché oggi un’intera generazione percepisce l’EDM come seconda natura, permettendo all’industria di raggiungere interi pool di talento mai raggiunti prima d’ora.
È certamente un gioco di numeri. Più sono le ragazze ad apparire sulla scena, più saranno anche le ragazze a salire le vette. Nei prossimi dieci anni ci sarà un grande cambiamento all’interno dell’industria. La scena EDM attira sempre più giovani di entrambi i sessi, aspiranti produttori, musicisti e dj – come l’ADE con i suoi diversi formati: Festival, Pro, Conference, University, Next e Playground – tra cui anche molte le donne. Trai giovani che attendono l’ADE, un numero crescente è interessato sia ad acquisire e approfondire le proprie competenze sui generi musicali, anche i più duri, come anche al rapporto tra musica, tecnologia, sviluppo sostenibile e pratiche ecologicamente responsabili per l’industria della musica dance mondiale.
Perchè non ci sono più le donne nell’EDM già ora?
Da molti anni la celebre rivista DJ Mag pubblica annualmente la classifica ufficiale dei migliori dj internazionali, DJ Mag Top 100. Soltanto tre progetti femminili hanno raggiunto le alte vette all’interno della classifica 2013 dell’industria EDM: Nervo, Krewella e Tenashar. Simile anche la Top 100 del 2013 della rivista online Resident Advisor, con pochissime donne in lista, ma con un visibile miglioramento rispetto agli anni precedenti.
Possibili spiegazioni sono state avanzate per anni. In grandi linee, la situazione odierna si presenta proprio male per l’intera industria, e va cambiata rapidamente. Non è solo ingiusto per le donne, ma in maggior parte non lo è per il pubblico. Sappiamo oramai bene che le donne attive in politica cambiano la struttura sociale di una nazione. L’aggiunta di ulteriori grandi dj al femminile al settore della musica elettronica cambierà certamente, e in modo radicale, il tipo di suoni a noi offerti. Si aggiungeranno nuove sfaccettature – tonalità, tessuti musicali, melodie – e come pubblico vogliamo certamente più diversità, non meno.
Una teoria è quella del condizionamento culturale. L’industria EDM può essere paragonata al settore di sviluppo di software. L’opinione comune è che la conoscenza dei computer, dei programmi e l’essere introversi è di dominio maschile, e che le donne sono destinate a essere socievoli, attraenti e popolari. Ciò non è vero. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità per permettere l’uguaglianza trai sessi. I pregiudizi sono radicati e la discussione focalizza sul sessismo in questa industria. Come in ogni campo, anche fra i dj, gli uomini devono dare po’ di spazio alle donne. Poi c’è la questione dello stile di vita. Ci sono tante notti in bianco e molte feste. È difficile per una donna dj essere considerata desiderabile in senso galante, mentre è più accettato per gli uomini. Ciò non avviene però esclusivamente nell’EDM.
Investire sulle donne, trendsetter innovative
Anche se la consolle è ancora di dominio maschile, dietro le quinte ci sono sempre più donne a gestire gli affari. Se l’industria fosse diretta esclusivamente da uomini, potremmo pensare che si tratti di discriminazione di genere o pari opportunità non raggiunte. Le donne occupano posizioni di potere nell’EDM, anche alla radio: dj della BBC Radio 1 come Annie Mac, Cassy e Heidi sono alcune delle più influenti. Sono delle trendsetter che portano la musica a nuovi stati di coscienza uditiva. È un’ottima squadra, un buon roster.
Sembra non esserci mancanza di richiesta di dj donne all’interno dell’industria EDM, ma vi è una mancanza di offerta. “Non ricevo molte proposte demo da parte di donne che producono musica o che vogliono fare la dj”, dice un produttore. “Non c’è assolutamente alcun pregiudizio per sfondare”, afferma Amy Thompson, che gestisce grandi nomi come Swedish House Mafia, Alesso e Dirty South. “Non ci sono abbastanza dj donne e produttrici di EDM. Se ci fossero, le avrei trovate in un lampo. Se lo vogliono, il successo è lì, a portata delle donne,” conclude Amy, lanciando un appello alle nuove generazioni di dj al femminile.
I festival di musica elettronica sono tuttora quasi tutti dei festival al maschile riguardo alla line-up. Organizzare comunque un festival tutto al femminile porrebbe l’accento su ciò che non dovrebbe neanche esserci. Maschi o femmine – siamo tutti e tutte uguali. Un mondo che rinuncia alle energie della metà della popolazione è un mondo più povero. Alla sua 19a edizione, l’ADE Festival mostra una forte presenza femminile tra il pubblico e trai professionisti del settore: musicisti, artisti, manager, giornalisti e legali – tutti uniti dalla musica, nell’impegno per un mondo culturalmente, socialmente ed economicamente più ricco. Un business in cui tutte e tutti non possono che guadagnarci.
Angela Maria Carlucci
Managing Director Sintagma – www.sintagma.com
Presidente Adispo – www.adispo.ch
Angela è Linguista ed Esperta in Comunicazione | Autrice, Relatrice, Coach | Imprenditrice
“Amo le lingue, la comunicazione, l’empowerment e mi piace dare nuovi impulsi. La comunicazione è la mia passione”. Segui su Twitter @angelacarlucci